lunedì 27 aprile 2015

Sobrietà: i bisogni dell'uomo

Cari amici di seguito la prima parte dell'intervento sugli stili di vita sobri fatto da Mons. Armando Dini durante il nostro incontro tenutosi a Pescina.
Buona lettura  

L’essere umano è un essere complesso.
a)    L’uomo è una creatura e in quanto tale è stata creata, non si è fatta da sé. Ciascuno di noi ha ricevuto l’essere creatura, non se lo è dato e lo può perdere, solo, con la morte.  L’istinto di conservazione è il primo istinto dell’essere umano, proprio quell’istinto che è il riflesso psicofisico del nostro essere creatura.
b)    E poi però siamo le uniche creature fatte ad immagine e somiglianza di Dio (Genesi, inizio della Bibbia). 
Se mettiamo in relazione il principio della Bibbia e gli ultimi capitoli, Prima Lettera di San Giovanni Apostolo, vediamo che siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio e che Dio è amore.
Quindi noi siamo fatti ad immagine di Dio che è amore e siamo fatti ad immagine dell’amore. Quindi noi siamo creature che ci realizziamo soltanto quando siamo amati e amiamo.
L’uomo è una creatura speciale, fatta di imitazione di Dio. Il fallimento dell’uomo si ha quando questo diventa egoista, il contrario dell’amore.
La realizzazione dell’uomo sia ha quando l’uomo ama ed è amato.
D’altra parte, a distanza di duemila e quattrocento anni (il libro della Genesi nella forma attuale è stato redatto intorno al 500/400 avanti Cristo) gli psicologi hanno riscoperto quello che ci diceva la Bibbia: cioè ci hanno detto che in realtà è l’amore quello che realizza l’essere umano.
L’uomo, come creatura, avendo ricevuto l’essere e temendo di perderlo – per istinto di conservazione – deve fare di tutto per conservarlo.
Per conservare il suo essere ha bisogno di mangiare, ha bisogno di bere, ha bisogno di dormire, di casa, di vita sociale, di vita sociale di stima.
Questi bisogni sono così fondamentali tra l’essere umano e gli altri che diventano diritti umani.
Questi bisogni hanno per centro il mio io.
Se io mangio non posso dire ad un altro mangio io per te. Queste esigenze hanno come centro di soddisfazione il mio io.
Se c’è un centripetismo, questo ha come punto di arrivo il mio io. Se io non mangio, se io non bevo, se io non dormo, muoio. Ho bisogno di queste cose. E finché soddisfo queste mie esigenze in maniera equilibrata, è tutto giusto, sono miei diritti. Nessuno mi può accusare perché mangio o dormo. Ma se poi esagero allora vado al di là del giusto.
Per spiegare questo concetto userò due tipi di vocaboli.
Bisogni egotistici: cioè quelli che fanno parte della nostra realtà umana, le cose di cui abbiamo bisogno realmente ed che è giusto ed umano soddisfare.
Bisogni egoistici: quando prendo più di quello che serve a me, che mi è necessario. Ho diritto di mangiare, ma se esagero divento egoista.
Egoismo ed egotismo hanno per centro l’io. Però noi siamo fatti ad immagine di Dio, che è amore e l’amore non ha come centro l’io, ma la persona amata.
Direbbe Papa Francesco, uscire fuori di sè, non essere autoreferenziali!
Nell’amore il punto di arrivo è la persona che amo nella sua realtà, amandola così come è fatta. Per cui l’amore non può essere mai identico per due persone perché le persone sono tutte diverse e quindi l’amore deve conformarsi alla persona che tu ami.
Allora, questi due movimenti che si esprimono l’uno centripeto verso l’io, con il rischio dell’egoismo, l’altro centripeto verso la persona amata, sono movimenti completamente diversi ed opposti.
Quindi possiamo descrivere l’uomo come un essere drammatico: perché è chiamato all’amore, si realizza con l’amore, però ha bisogno di tante cose.

Tutti noi abbiamo avvertito questo contrasto.

lunedì 13 aprile 2015

Terzo evento...

Laboratorio Diocesano della Formazione 
Diocesi di Avezzano



Se sei un educatore di Azione Cattolica ti recapitiamo questo


INVITO 

Domenica 19 Aprile,
Ore 15.00,  Cattedrale di San Berardo - Pescina

Scegliere stili di vita sobri 

Interverranno:  
don Giovanni Venti  - Parroco della Cattedrale di San Berardo
Donatella Masci - Presidente Diocesana di Azione Cattolica
Mons. Armando Dini  - Arcivescovo emerito di Campobasso e già Vescovo di Avezzano

Seguiranno lavori di sintesi, per dare concretezza al nostro agire. 

L'evento terminerà alle ore 18.30