terzo momento dell'incontro con Giuliana...
Fra
le cose dimenticate c’è la democrazia, che abbiamo ridotto unicamente al voto.
Ma
il voto da solo non serve proprio a niente. Questo ha una sua funzione
solamente se noi facciamo il controllo democratico, cioè se facciamo emergere
le necessità e le “sbattiamo” in faccia ai politici, chiarendo che altrimenti
il nostro voto non lo avranno più.
Senza
tutto questo non avrebbe senso aver fatto – nella nostra storia – cammini così
lunghi di democrazia.
Le
soluzioni ai nostri problemi le abbiamo se: ci attiviamo, se pensiamo, se
comunichiamo, se utilizziamo in maniera intelligente le opportunità che ci sono
date dalla tradizione della Chiesa, ma anche dal diritto.
Ci sono
molte cose del nostro diritto che non utilizziamo e capiamo la loro importanza
soltanto quando ci vengono tolte.
Nel
nostro percorso che è locale e globale, per passare dalla indifferenza alla
misericordia, dobbiamo avere occhi che sappiano guardare noi stessi e gli
altri;
Per
guardare noi stessi è fondamentale che decidiamo di fermarci per essere. Darci dei tempi di stop! Non
mettere una cosa dentro l’altra nella nostra giornata come se imbottissimo le
salsicce. Quasi, quasi, pensiamo che sia diventato un peccato mortale non avere
tutte le ore occupate.
Bisogna
elaborare, mettere insieme le nostre conquiste spirituali per essere arricchiti
e in questo modo facciamo la con-creazione delle idee.
Ascoltiamo
le idee che vengono dai luoghi della disperazione, della periferia.? Ascoltiamo
il grido dei poveri? Perché da lì, da dove c’è un problema, vengono le novità,
le soluzioni.
Dovremmo
avere un percorso che si muove su tre binari:
Vedere: per risolvere i problemi che noi stessi
abbiamo creato. Non c’è nessuna cosa che sia cattiva che non possa diventare
buona. Saper
vedere: nell’Apocalisse il verbo vedere è il più frequente, perché se non so
vedere non riesco nemmeno a giudicare e ad agire. Il vedere, oggi, significa
anche ascoltare e se ci pensate l’ascoltare significa anche vedere. Perché come
fai a vedere la povertà del tuo territorio se ognuno sta chiuso a casa sua? Se
non ascolti chi ha un disagio e cerca aiuto. Se non ascolti le storie, se non
ascolti i problemi non sai vedere.
Giudicare:
decido di essere e non solamente di esistere. Farsi un’idea concreta sui fatti.
Agire:
passo dal tempo tiranno al tempo ORA è il momento di prendere in mano la vita
del mio gruppo.