mercoledì 11 marzo 2015

A lavoro...

I laboratori che ci portano, all'incontro di Domenica 15 Marzo sono partiti.
Qualcuno ha già sperimentato la modalità di lavoro - concreto - che ci siamo dati.
Adesso sta a noi vedere cosa viene di buono dal nostro lavoro.
Intanto vi lasciamo alla riflessione scritta a quattro mani da Giuliana Martirani e don Tonino Bello.
ciao LDF

"Che cosa può venire di buono da Nazareth?".
Che cosa può venire di buono da Debrezeit,
da Addis Abeba, dai villaggetti africani?
Noi siamo venuti a dare, a portare!
A noi c'è rimasta questa idea: che i missionari,
le missionarie, sono quelli che vanno a portare aiuti.
Dovremmo dire ai missionari:
"Quando tornate qui da noi, in Europa,
riempite gli aerei, riempite le navi, portateci...
portateci... vi preghiamo, dei pacchi dono...
perché stiamo morendo non di fame,
ma morendo di tutti questi grandi valori.
Mandateci pacchi dono di speranza, di fiducia,
di solidarietà, che qui si muore!".
Una piccola nube si nasconde negli irreprensibili,
in Bartolomeo: la riluttanza a ricevere.
Dite la verità, non avete mai affermato, anche voi:
"Che cosa può venire di buono da Nazareth?".
Forse questo è il vostro peccato, piccolo quanto volete,
ma che vi colloca tra gli ultimi, pure voi.
Vi siete esercitati solo a dare, a ricevere no!
Da un drogato può mai venire qualcosa di buono?
Da una prostituta? Da un avanzo di galera?
Che cosa può dare mai un marocchino,
se non un pericolo di infezione?...

Don Tonino Bello e Giuliana Martirani

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